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Immagine del redattoreDott.ssa Rosa Condello

Perché un nutrizionista parla di vino?

Perché sul vino c’è tanto da dire… di positivo e seguire un regime alimentare non sempre significa dover rinunciare al vino!

Quindi scrolliamoci di dosso l’idea che stare a dieta corrisponde a diventare tristi e depressi, prendiamo un calice di buon vino e iniziamo a chiacchierare…

Da sempre abbiamo sentito dire che il vino fa bene…"il cardiologo mi ha detto che un bicchierino di vino me lo posso bere, anzi, me lo devo bere!!!"

Entriamo più nello specifico:


Cosa c’è nel vino???

Nel vino, parte integrante dell’alimentazione mediterranea, sono sciolte moltissime sostanze, le più rappresentative delle quali, oltre all’acqua (più del 90%), sono l’etanolo (80-100g/l di vino a 12vol%), molti sali minerali, glicerolo, alcuni acidi e i polifenoli.


Proprietà del vino rosso

Il fenomeno noto come “paradosso francese” nasce dalla constatazione che abitanti di alcune città francesi, nonostante una uguale esposizione ai fattori di rischio quali fumo, ipertensione, ipercolesterolemia e una alimentazione ricca in grassi saturi non diversa da quella di cittadini anglosassoni, avevano una più bassa mortalità cardiovascolare.

L’unica abitudine che distingueva i francesi dagli anglosassoni era l’uso di vino rosso (Bordeaux) e un più abbondante consumo di frutta e verdura. Molte sono state le successive conferme a tale evidenza che hanno allargato a tutta l’area mediterranea compresa l’Italia, ove il consumo di vino e di verdure è comune, la relativa protezione verso le complicanze cardiovascolari.


Ma cos’è che da questa protezione?

Tale protezione è determinata da sostanze presenti nel vino :

  • l’etanolo che a basse dosi è in grado di aumentare le lipoproteine HDL, cioè le lipoproteine per le quali è stata provata una correlazione inversa con le malattie cardiovascolari; l’etanolo è in grado di migliorare la fibrinolisi e di inibire l’aggregazione piastrinica fattori importanti nel determinismo delle malattie cardiovascolari.

  • i polifenoli in particolare il resveratrolo e la quercetina, sostanze a elevata azione antiossidante che specie in presenza di altri antiossidanti contenuti nella verdura e nella frutta sono in grado di espletare un'azione altamente protettiva nei confronti del danno vascolare. hanno un ruolo protettivo nei confronti dell’aterosclerosi e delle malattie correlate.

Sugli antiossidanti:

Per vivere le cellule necessitano di ossigeno. Se da un lato questa molecola è essenziale per la sopravvivenza delle cellule stesse, dall'altro, in particolari circostanze, può diventare nociva e dar vita ai radicali liberi.

I radicali liberi sono considerati responsabili di gran parte delle malattie degenerative, dell'invecchiamento e, forse, anche del cancro (mutazioni).

Molti fattori possono scatenare la generazione di radicali liberi:

  • FATTORI AMBIENTALI: inquinamento, fumo attivo e passivo, raggi ultravioletti, stress psicofisico prolungato, alcol

  • FATTORI LEGATI AL SOGGETTO: tra i radicali liberi più importanti che si trovano nelle cellule aerobie, come quelle umane, vi sono i superossidi (O2- ), il perossido di idrogeno noto anche come acqua ossigenata (H2O2 ) e l'ossigeno singoletto.

Tutte le strutture cellulari possono essere danneggiate dall'interazione con specie ossidanti.

Alcune sostanze presenti negli alimenti ed in alcuni integratori alimentari sono in grado di intervenire favorevolmente nei processi di detossificazione, attivando sistemi biologici di riparo, QUESTI SONO GLI ANTIOSSIDANTI.


Quali sono le azioni benefiche?

  • L’assunzione di quantità moderate di vino durante i pasti:

  • favorisce un miglioramento dell’appetito, attraverso la mediazione del sistema nervoso centrale riducendo i livelli di serotonina;

  • esercita un’azione positiva sulle secrezioni digestive;

  • determina a livello gastrico un aumento delle resistenze della mucosa contro agenti aggressivi;

  • svolge un'azione protettiva anti-ulcerosa, funzione delle catechine, sostanze con proprietà antiossidanti presenti nel vino


C’È VINO E VINO

La dose di Polifenoli che possiamo trovare nel vino dipende a sua volta da tanti fattori:

In primis la composizione del terreno in cui il vitigno cresce e i trattamenti sul terreno stesso che vengono fatti per incrementarne la formazione. In seconda battuta la “bontà “ dei processi produttivi successivi che tendono ad esaltare le proprietà nutrizionali del prodotto.

Ed è per questo che bisogna fare una netta distinzione tra vino e vino, tra cantina e grande distribuzione…. cosa ci sarà mai in una bottiglia che viene venduta negli scaffali a prezzi troppo bassi? Ci saranno state tutte le accortezze nel trattamento del vitigno? Che processo produttivo avrà subito quell’uva?


NON NASCONDIAMOCI DIETRO A UN DITO

Nei rapporti fra il vino e l’apparato cardiovascolare bisogna nettamente distinguere benefici e danni a seconda della quantità consumata: l’alcool consumato in eccesso è dannoso per l’apparato cardiovascolare in quanto determina ipertensione, disturbi del ritmo, cardiomegalia dilatativa e scompenso. Consumato in piccole dosi, e soprattutto sotto forma di vino, esercita un’azione di prevenzione sulla patogenesi dell’aterosclerosi, un effetto protettivo sulla vasculopatia e un ridotto rischio di mortalità cardiovascolare.


Bere il giusto, bere bene può portare un miglioramento dello stato di salute.

BERE TROPPO DA ESATTAMENTE L’EFFETTO CONTRARIO.


CONCLUSIONI


Il vino, tradizionalmente presente e parte integrante dell’alimentazione mediterranea, è una bevanda dai "volti" molteplici e contraddittori: bere il vino facilita la convivialità e i rapporti interpersonali, ma nello stesso tempo può rendere asociali e persino violenti. Negli ultimi anni è un sofisticato ed anche modaiolo compagno di serate, di cene, aperitivi, o cocktail, ma può diventare anche compagno di eccessi e pericolosi stravizi.

Può essere un grande aiuto per arterie e cuore, ma anche un terribile devastatore di tutto l’intero organismo. Un consumo di vino da basso a moderato, soprattutto di quello rosso, può essere promosso, assieme alla cultura del "buon bere" perché è in grado di ridurre la mortalità per tutte le cause.



Rosa Condello - biologa nutrizionista a Campobasso


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